La Riduzione del danno in evidenza a Genova

grazie allo sforzo di ITARDD e di  tutta la rete di  organizzazioni di cui fa parte

Il coordinamento di ITARDD, il Network Italiano di Riduzione del Danno ha partecipato ai tavoli tecnici preliminari alla VI Conferenza Nazionale sulle Dipendenze, convocata dalla Ministra per le Politiche giovanili Fabiana Dadone che si è tenuta a Genova sabato 27 e domenica 28 novembre 2021, a 12 anni dall’ultima. Il nostro contributo ha permesso, in particolare nel Tavolo 4 e nel Tavolo 5, che molti dei temi proposti da ITARDD e dalla rete di organizzazioni e associazioni di cui fa parte, siano stati messi al centro della attenzione.
Nel Tavolo 4 (quello sulla Riduzione del Danno) sono stati recepite molte proposte che arrivano dalla rete RdD italiana. Siamo partiti dalla considerazione che in Italia , nonostante la presenza di linee guida europee e l’inserimento della RdD nei LEA, solo un terzo delle Regioni sostengono e promuovono con continuità questi interventi, e la RdD è diffusa a macchia di leopardo.
Il risultato dello sforzo della rete è evidente nel documento finale: fra i suggerimenti che il Tavolo 4 consegna al Governo e al Parlamento ci sono: la richiesta di un Atto di indirizzo che garantisca l’applicazione dei Lea, la stesura di linee guida per la RdD con un processo partecipato, la necessità di garantire servizi di Drug Checking, l’urgenza di una riforma della legge in chiave di depenalizzazione dell’uso di tutte le droghe e, infine, la richiesta di una sperimentazione delle stanze del consumo. La nostra presenza al tavolo, insieme a quella di ITANPUD, ha fatto in modo che il ruolo dei consumatori sia stato riconosciuto di fondamentale importanza, sia per il superamento dello stigma, dell’isolamento sociale e culturale delle PUD che, sia per favorire l’empowerment e i processi di cura di sé. Le PUD, si dice nelle conclusioni, devono essere coinvolte nei servizi e nei tavoli ai quali si decidono le politiche sulle droghe.

Nel tavolo tecnico 5 (sulla inclusione sociale) abbiamo puntato a ribaltare il classico paradigma “premiale” delle azioni di inclusione sociale e lavorativa basate esclusivamente su programmi drug free, che non corrispondono più alla variegata tipologia di persone che gravitano nei servizi. Si è ribadito fortemente che l’impianto punitivo delle attuali normative incide negativamente sulla vita delle persone, e soprattutto sui processi di inclusione socio-lavorativa. Nelle conclusioni di questo Tavolo si auspicano approcci nuovi, che favoriscano l’accrescimento dell’autonomia, il miglioramento della qualità di vita e l’autodeterminazione della persona anche quando non interrompa il consumo di droghe, in un’ottica di riduzione del danno. Il Budget di salute (o meglio sarebbe di inclusione sociale), è entrata tra le proposte finali del Tavolo 5, con un forte richiamo al superamento degli ambiti di competenza sociali e sanitari a favore di una visione interistituzionale di questa attività che coinvolga l’intero sistema per le Dipendenze.

Ovunque il nostro sforzo è stato quello di superare il modello della malattia, che vede nell’uso di droghe un comportamento patologico, cercando di affermare la enorme varietà di relazioni con le droghe e di stili di consumo, oltre alle competenze delle persone che usano droghe.

ITARDD ha partecipato inoltre ai lavori del FuoriConferenza (Stop war on drugs) organizzata da una rete di organizzazioni che promuovono la riforma delle politiche sulle droghe, tenutasi dal giorno prima e poi in contemporanea con la Conferenza Governativa, portando direttamente all’attenzione di tutti, inclusa la Ministra Dadone, che ha potuto rispondere alle domande di ITARDD e anche prendere visione direttamente della pratica del Drug CHECKING, le esperienze Italiane di Riduzione del Danno e dei rischi.
Piano B, Progetto Neutravel, Unità di Strada Bologna, Unità di strada Genova, Progetto Fenice, Party Con Noi, Cooperativa di Bessimo onlus, Progetto OpS Piacenza, Discobus Varese, Cat Cooperativa Sociale, Lab 57, DropIn Alessandria,Cooperativa Parsec hanno presenziato con i mezzi delle Unità di Strada, in Piazza Caricamento il 26 Novembre ed il 27 in Largo Pertini, allestendo stand informativi, aree chill-out ed una postazione di drug-cheking per rendersi visibili e comunicare la propria mission. È stata un’occasione per vedersi dopo un lungo periodo di distanza forzata, e mettersi assieme a lavorare. Abbiamo rivisto vecchi amici e, soprattutto tante facce nuove e giovani. Speriamo di rivederci presto.

Per tutto questo dobbiamo ringraziare col cuore la Comunità di San Benedetto al Porto, che ci ha garantito ospitalità facendo sì che tutto andasse per il meglio e la Afet Aquilone Onlus, entrambe di Genova. Senza di loro il FuoriConferenza non sarebbe stata l’esperienza che volevamo che fosse.

Dopo questo sforzo, teso non solo ad evidenziare le criticità ma a proporre molte soluzioni affinché la riduzione del danno diventi finalmente un diritto esigibile, ci aspettiamo che le nostre proposte cambino realmente l’approccio dello Stato sulle dipendenze e che non finisca tutto in un niente di fatto.
Ci aspettiamo nei prossimi mesi che si convochi un Tavolo per la definizione delle Linee Guida e la riforma della L 309/90, vecchia di 30 anni. E ci auguriamo che questo lavoro che abbiamo fatto porti a un cambio di prospettiva, che rispetti le persone ed i loro diritti e non punisca chi usa droghe escludendo o, peggio, sanzionando chi non vuole interromperne il consumo.